Fistola perianale, cosa fare dopo gli interventi dal proctologo

12 Mar 2024

In questo articolo rispondo ad alcune domande che solitamente i miei pazienti mi rivolgono durante la visita proctologica per curare una fistola perianale.

 

La presenza del setone può dare problemi durante l’evacuazione?

Il setone, che ricordo viene posizionato durante l’intervento per curare la fistola, non dà problemi nella fase dell’evacuazione. Il paziente può, in rari casi, percepire un po’ di fastidio durante la pulizia. 

Non vi è neppure il rischio che il setone ruoti all’interno della fistola perianale, creando dolore. I setoni che vengono utilizzati sono infatti di silicone sottile e sono molto resistenti. 

 

Una volta che un paziente è stato curato deve seguire una dieta particolare?

Non ci sono diete particolari, sia nel periodo post “primo tempo” (con il setone inserito) sia nel periodo post “secondo tempo” (quindi nella fase di convalescenza). È chiaro che cibi piccanti o particolarmente speziati non sono adatti. E quindi li sconsiglio.

 

Ci sono indumenti particolari da indossare?

No. Il setone è un filo di silicone molto sottile, inserito nella fistola. È evidente che può dare un po’ di fastidio, come scrivevo prima, ma è molto raro.

Per una maggior sicurezza personale si può indossare un salvaslip, ma non è obbligatorio.

 

Può succedere che si strappi il setone? Nell’eventualità come mi devo comportare?

La rottura del setone è un’evenienza molto rara e difficilmente si può rompere durante il lavaggio. Nel caso di rottura è necessario contattare il proctologo affinché ne posizioni uno nuovo nella fistola, prima che questa si chiuda.

In ogni caso se il setone dovesse rimanere agganciato ad anelli, durante il lavaggio, è impossibile che si creino danni alla parte interessata. 

 

Alla fine del secondo tempo, sfilato il setone, l’evacuazione è dolorosa?

Sebbene anche l’operazione cosiddetta “secondo tempo”, nella quale il setone viene sfilato dalla sede, abbia una sua convalescenza, l’evacuazione non è molto dolorosa.

Il paziente può avvertire, in questa fase conclusiva della cura, un leggero dolore, un po’ di sanguinamento e la presenza di siero o di fibre attorno alla zona in cui era presente l’uscita del setone. Questa situazione può durare una quindicina di giorni. In seguito la ferita si consolida e non ci si accorge più di nulla.

 

Dopo aver eliminato il setone devo comportarmi in modo particolare?

Dopo il cosiddetto “secondo tempo” è bene procedere con lavaggi molto accurati, con saponi disinfettanti che si acquistano in farmacia. È necessario lavarsi spesso durante il giorno, perché si formano secrezioni che vanno pulite.

In generale quello che consiglio sempre è di tenere pulita e fresca la zona con acqua (non usare ghiaccio perché non serve) e di usare pomate cicatrizzanti, su mia indicazione specifica. 

 

È passato del tempo e sintomi post operatori sono ancora presenti, cosa devo fare?

Io seguo in modo costante i miei pazienti, con visite in ambulatorio.

Dopo il “primo tempo” li visito personalmente almeno due volte prima di procedere con il “secondo tempo”, per un controllo e una medicazione specifica.

Dopo il “secondo tempo” li seguo almeno per un mese e mezzo, circa ogni dieci o quindici giorni, a seconda di come procede il rimarginarsi della ferita e fino a guarigione completata. Eseguo una prima medicazione dopo una settimana dall’intervento e le scadenze vengono poi fissate man mano.

Negli ambulatori in cui eseguo le operazioni per la fistola perianale è prevista la possibilità di prenotare queste visite di controllo, che hanno un costo molto agevolato.

Nel caso di infiammazioni o forti dolori consiglio sempre l’uso di pomate al cortisone

 

Posso fare sport e attività fisica?

Si. La presenza del setone non dà controindicazioni di questo tipo. Anche dopo il “secondo tempo” è possibile proseguire con le proprie abitudini.

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