L’ernia strozzata e la necessità di un intervento d’urgenza

3 Ott 2023

L’ernia strozzata è una situazione molto importante da valutare con tempestività.

Quando si avverte un dolore acuto, forte e continuo nella zona inguinale, che non passa con nessun farmaco, la tumefazione non rientra neppure sdraiandosi e spingendo con le mani verso l’interno, e si hanno conati di vomito, significa che l’ernia si è strozzata.

 

Come si forma un’ernia strozzata

L’ernia strozzata è quella particolare situazione in cui il sacco peritoneale (al cui interno c’è del grasso o parte dell’intestino) si insinua nel canale inguinale e, col passaggio del sangue al suo interno, si gonfia e non riesce a rientrare nella cavità addominale.

Non è dunque il muscolo che si è stretto ma è l’ernia che si è allargata “a dismisura”.

La strozzatura può essere provocata da uno sforzo prolungato o di resistenza, ma questo non è sempre il motivo. Ciò provoca il mancato ritorno venoso dall’intestino presente nell’ernia, che si gonfia e non può più rientrare. Questo tipo di ernia si vede (tumefazione) e si sente, al tatto. Anche la minima pressione provoca dolore.

 

L’intervento di urgenza

Quando il paziente sente un grande dolore, a livello inguinale, e presenta i sintomi di cui sopra (l’ernia non rientra) è necessario che si rivolga al pronto soccorso dove verrà operato d’urgenza. Alla comparsa della strozzatura ci sono circa 6 ore di tempo per poter intervenire senza che la situazione si complichi.

Con l’intervento d’urgenza si procede nel medesimo modo di quello programmato: si raggiunge l’ernia, la si riposiziona all’interno dell’addome, si posiziona la rete di polipropilene a protezione del foro e si richiude.

 

Come prevenire l’ernia strozzata

Per prevenire la complicanza dell’ernia strozzata io consiglio sempre l’operazione chirurgica. 

Questo a meno che non si tratti di ernie particolari, che difficilmente si strozzeranno (ad esempio: un paziente molto anziano, cardiopatico e diabetico, la cui ernia non ha dimensioni importanti, può evitare l’operazione). 

 

Quando decidere per l’operazione

Io sono del parere che operare sia sempre la soluzione migliore perché risolve il problema prima che si creino complicazioni.

Ai miei pazienti però faccio sempre questa domanda: “Sapendo di avere un’ernia, se la sente di continuare a fare le cose che è abituato a fare nella sua vita quotidiana?”.

Se il paziente si accorge che questa consapevolezza lo condiziona, nella sua quotidianità, 

capirà da solo che l’operazione è la via più semplice per risolvere il problema. 

Se quando tossisce, cammina o evacua si tocca l’inguine per evitare che fuoriesca l’ernia, se cammina con difficoltà o trattenendosi, se non solleva le borse della spesa, allora è meglio farsi operare, per non vivere sempre con la paura che possa succedere qualcosa di grave.

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