Molti pazienti si pongono la stessa domanda: “Devo preoccuparmi di questo neo?”. In effetti, nevi (o nei cutanei), cisti, lipomi e altre neoformazioni cutanee sono molto comuni, ma non sempre innocue. In questa guida FAQ rispondo ad alcuni dei dubbi più frequenti e spiego quando è indicata l’asportazione.
Quando è il caso di togliere un neo cutaneo della pelle
L’asportazione di un nevo cutaneo è consigliata principalmente in due casi:
- Quando è sospetto: se un nevo presenta caratteristiche particolari (asimmetria, bordi irregolari, variazioni di colore, prurito, sanguinamento o ulcerazioni), il dermatologo può suggerire di rimuoverlo per esaminarlo tramite un’analisi istologica.
- Quando è oggetto di controlli frequenti: se un nevo deve essere monitorato dal dermatologo ogni sei mesi, spesso è preferibile rimuoverlo per evitare controlli continui e inutili preoccupazioni.
I segnali da non sottovalutare
Un cambiamento nell’aspetto del nevo o l’insorgenza di fastidi – come prurito, sanguinamento o una crosticina che non guarisce – possono indicare la presenza di un epitelioma, una lesione cutanea maligna a lenta evoluzione ma da trattare con tempestività.
Altri segnali da non ignorare:
- Nevo situato in zone soggette a traumi (es. sotto la barba, sul palmo della mano)
- Nevi molto grandi o sporgenti
- Lesioni che si infiammano spesso o che si trovano in aree delicate (cuoio capelluto, pieghe cutanee)
Cisti sebacee e lipomi: vanno tolti?
Le cisti sebacee tendono a crescere nel tempo, possono infiammarsi e suppurare, diventando dolorose o creando disagio estetico. In particolare quelle localizzate sul cuoio capelluto o sul viso sono spesso indicate per l’asportazione.
I lipomi, invece, sono tumori benigni del tessuto adiposo. Vanno eliminati se crescono, se diventano fastidiosi o per escludere la presenza di liposarcomi (forme rare e maligne). Anche in questo caso, l’intervento è semplice e ambulatoriale.
Come si svolge l’intervento ambulatoriale
Negli ambulatori dove visito e opero, l’intervento di asportazione avviene in modo sicuro e poco invasivo:
- Anestesia locale: indolore, con un leggero fastidio iniziale dovuto alla prima iniezione ma che scompare dopo pochi secondi
- Durata: in media 20-30 minuti, a seconda della dimensione del nevo
- Tecnica chirurgica: sutura intradermica (estetica), che lascia cicatrici minime e che in breve tempo tendono a scomparire
- Post-operatorio: si applica un cerotto, si evitano bagni per 10-15 giorni, i punti si rimuovono dopo circa una settimana
Per maggiori informazioni, e per approfondire l’argomento, puoi vedere il video a questo link, in cui è ripreso un intervento di asportazione di un nevo. Le immagini possono disturbare gli spettatori più sensibili.
In genere, è possibile rimuovere fino a 4-5 lesioni in una sola seduta, compatibilmente con la quantità di anestetico utilizzabile in sicurezza.
Cosa succede dopo l’intervento?
Dopo l’asportazione, la guarigione avviene normalmente in 7-10 giorni. Non è necessario usare creme particolari, anche se alcune possono aiutare a migliorare la cicatrizzazione. In caso di rare complicazioni, il centro in cui è avvenuta l’operazione è sempre disponibile per controlli tempestivi.
L’importanza della prevenzione
La mappatura dei nevi e i controlli dermatologici sono fondamentali, specialmente in soggetti con pelle chiara o numerosi nei. È consigliabile una visita dermatologica annuale.
Quando l’aspetto estetico diventa un problema
Alcune neoformazioni, pur essendo benigne, possono risultare fastidiose o antiestetiche (ad esempio, nevi in rilievo con peli, fibromi o angiomi). In questi casi, l’asportazione è giustificata anche dal punto di vista medico, poiché migliora il benessere del paziente senza rientrare nella chirurgia estetica vera e propria.